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Franca Pinto Minerva
Università di Foggia
Italy
Bd. 7 Nr. 1 (2018): Neurociencias y educación infantil, Monográfico. Introducción, ##plugins.themes.xejournal.article.pages## 35-41
##plugins.themes.xejournal.currentIssueSubmitted##: Jul 6, 2018 ##plugins.themes.xejournal.currentIssuePublished##: Jul 13, 2018
Zitationsvorschlag

Abstract

La mia personale attenzione agli apporti della biologia e, più in particolare, delle neuroscienze per la conoscenza dei processi di sviluppo, apprendimento e formazione (a livello motorio, sensoriale, linguistico, emotivo) e, parallelamente, per lo studio dei processi di cambiamento che si verificano nel corso delle varie età della vita individuale, mi hanno portata a formulare la proposta (confluita nel testo Educazione e senescenza) dello studio comparato della mente bambina e della mente anziana e, in particolare, dello studio dei processi di invecchiamento bio-psicologico e socioantropologico. Le domande iniziali sono state: quale la struttura del cervello, le sue funzioni?, in quale modo le modificazioni cerebrali intervengono a modificare la mente? Per rispondere a questi quesiti, si presentava ineludibile lo studio delle ricerche che in quegli anni si andavano moltiplicando sul cervello e le sue funzioni. Tutto ciò collegato ai contributi che alla mia prima formazione aveva dato il testo di Maria Montessori “La mente del bambino”, unitamente alla conoscenza delle tesi dell’evoluzionismo darwiniano. Si tratta di spiegare i comportamenti umani in termini di attività del sistema nervoso e ad approfondire le interconnessioni cervello-mente-ambiente nonché i collegamenti tra basi neuronali, meccanismi fisio-psicologici (agire, percepire, pensare, parlare, apprendere, comunicare) e ruolo dei contesti ambientali nell’attivare il potenziale di sviluppo e nell’innescare l’attività mentale.

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