Il ruolo del gioco infantile nel pensiero di Maria Montessori e nelle scuole a metodo
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Résumé
Lo scopo dell’articolo è di mettere in evidenza quale ruolo educativo assegni la Montessori ad alcune tipologie di gioco. In particolare si cerca di mettere in evidenza la sua mancata comprensione del ruolo del gioco simbolico nei primi anni di vita dei bambini, dando vita ad un vero e proprio paradosso per cui nonostante l’osservazione dei bambini in contesti scolastici e naturali, che la Montessori ha preconizzato al fine di proporre una pedagogia con basi di natura scientifica, ella non è riuscita a integrare il gioco simbolico nella sua proposta pedagogica. Si mette anche in luce la sua sua sostanziale concordanza con Dewey nella descrizione di un tipo di attività intelligente che origina da un interesse del bambino nei confronti di uno stimolo ambientale su cui egli riesce a mantenere una concentrazione sostenuta, tuttavia la Montessori mantiene una profonda distanza terminologica da Dewey, che chiama questa attività “gioco”, mentre lei, invece, “lavoro”. Si dà conto infine del ruolo positivo che hanno l’attività giocosa e l’attitudine giocosa (playfulness) nel metodo montessoriano e anche dell’importanza dei giochi senso-motori e dei giochi di regole nell’applicazione didattica ed educativa del metodo stesso. Dall’analisi emerge che la Montessori ha saputo integrare la dimensione giocosa dell’attività umana nel processo di insegnamento/apprendimento attraverso il riconoscimento dell’attività ludiforme, pur con incomprensioni e paradossi in merito al gioco simbolico e in merito alla definizione stessa di gioco.